La legge di stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Con la legge di bilancio 2020 (articolo 1, comma 319, della legge 27 dicembre 2019, n.160) è stata disposta la proroga del suddetto termine al 31 dicembre 2020.
Con la legge di bilancio 2021(articolo 1, comma 171 della legge 30 dicembre 2020 n.178) è stata disposta una ulteriore proroga della misura al 31 dicembre 2022.
Lo strumento agevolativo è operativo dal 30 giugno 2016. Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate (provvedimento Agenzia Entrate del 14 aprile 2017, modificato in prima istanza con provvedimento del 29 dicembre 2017 e in seconda istanza con provvedimento del 9 agosto 2019).
L’Agenzia delle entrate, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
Il Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR contribuisce all’intervento del credito di imposta rendendo disponibili, a favore delle PMI che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta, da un minimo di 161,8 milioni di euro ad un massimo di 306 milioni di euro.
Con decreto ministeriale 29 luglio 2016, come modificato dal decreto ministeriale 9 agosto 2017, sono state assegnate, in fase di prima applicazione, risorse per un importo pari a 161,8 milioni di euro a valere sull’Asse III – “Competitività Pmi” del Pon, di cui 123 milioni destinati alle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 38,8 milioni destinati alle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna).
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall’art. 4 del decreto ministeriale 29 luglio 2016 e relativi a:
- ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro)
- esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
- localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione
- riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente
I progetti di investimento delle PMI del Mezzogiorno che soddisfano i predetti criteri di ammissibilità sono sottoposti ad apposita istruttoria da parte della Direzione generale per gli incentivi alle imprese, che ne valuta la cofinanziabilità con le risorse del Pon IC.
Con decreto direttoriale 4 gennaio 2017 sono stati definiti le modalità per la valutazione di eleggibilità dei progetti d’investimento all’utilizzo delle risorse PON e di comunicazione del provvedimento di utilizzo delle risorse, nonché degli adempimenti successivi alla sottoscrizione del provvedimento e degli ulteriori obblighi per le imprese beneficiarie.
Con decreto direttoriale 23 aprile 2018 è stata disciplinata la procedura di ammissione alle risorse PON con riferimento alle acquisizioni di beni strumentali nuovi effettuate a partire dal 1° marzo 2017, a seguito delle modifiche introdotte alla misura credito d’imposta dall’articolo 7-quater del decreto-legge n. 243/2016, dal provvedimento 14 aprile 2017 e dal provvedimento 29 dicembre 2017.
La data di ultimazione degli investimenti, originariamente fissata al 31.12.2019, è stata prorogata al 31.12.2022 dalla recente Legge 30 dicembre 2020 n.178 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
L’articolo 5 del decreto direttoriale 23 aprile 2018 ridefinisce gli obblighi di rendicontazione delle spese delle PMI beneficiarie del credito d’imposta PON, modificando i termini e la modulistica da utilizzare per tutti i progetti ammessi al cofinanziamento con risorse PON.
Si precisa che le disposizioni previste dal decreto direttoriale 23 aprile 2018, tra cui quelle relative agli obblighi di rendicontazione (articolo 5 decreto direttoriale 23 aprile 2018), si applicano esclusivamente ai progetti ammessi al cofinanziamento con risorse del PON IC, per i quali la PMI beneficiaria riceve da parte del Ministero dello sviluppo economico il Provvedimento di utilizzo di risorse PON IC, ai sensi dell’articolo 5 del DM 29 luglio 2016.
Pertanto, relativamente ai progetti non ammessi al cofinanziamento con risorse PON , per i quali, tuttavia, resta ferma l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate a valere su risorse nazionali, le imprese beneficiarie non devono rendicontare al Ministero dello sviluppo economico le spese di acquisizione delle immobilizzazioni previste nella Comunicazione per la fruizione.
Regioni
Il Ministero dello sviluppo economico – Direzione generale per gli incentivi alle imprese – ai fini dell’attuazione degli interventi finanziati a valere sulle risorse dei programmi operativi 2014-2020 FESR ha assunto il ruolo di organismo intermedio per la gestione del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno nelle Regioni sotto elencate, sulla scorta di quanto previsto all’articolo 123, paragrafi 6 e 7, del Regolamento (UE) n. 1303/2013. Per l’espletamento delle attività di gestione dello strumento agevolativo, sono state sottoscritte apposite Convenzioni tra il Ministero e le Regioni interessate.
Di seguito si rendono disponibili gli atti normativi relativi alla regione Molise e alla regione Campania.
Molise
Il POR Molise FESR FSE 2014/2020 contribuisce allo strumento agevolativo “credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” con una dotazione finanziaria pari a 2 milioni di euro a valere sull’ Asse 3, Obiettivo Specifico 3.1 – “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”.
Le suddette risorse sono destinate alle PMI che hanno già ricevuto dall’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
Con decreto direttoriale 11 dicembre 2018 è stata definita la procedura di selezione, ammissione e rendicontazione dei progetti di investimento attuati nelle zone assistite della Regione Molise.
Campania
ll POR Campania FESR 2014/2020 contribuisce allo strumento agevolativo “credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” con una dotazione finanziaria pari a 25 milioni di euro a valere sull’Asse 3 del POR Campania FESR 2014-2020, Obiettivo Specifico 3.1 “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”, Azione 3.1.1”.
Le suddette risorse sono destinate alle PMI che hanno già ricevuto dall’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
Con decreto direttoriale 19 aprile 2019 è stata definita la procedura di selezione, ammissione e rendicontazione dei progetti di investimento attuati nelle zone assistite della Regione Campania.
Calabria
Il POR Calabria FESR FSE 2014/2020 contribuisce allo strumento agevolativo “credito d’ imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno” con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro sull’Asse III, Obiettivo Specifico 3.1 – “Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo”.
Le suddette risorse sono destinate alle PMI che hanno già ricevuto dall’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
Con decreto direttoriale 2 dicembre 2019 è stata definita la procedura di selezione, ammissione e rendicontazione dei progetti di investimento attuati nelle zone assistite della Regione Calabria.